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MASTER
CLASS

All’interno di Di Bolla In Bolla si sono tenute dieci Masterclass di alto livello, cinque il sabato e cinque la domenica, per conoscere, scoprire, confrontare e degustare. Una serie di esperienze, una più interessante dell’altra, con relatori di altissimo profilo.
04
MAGGIO 2019
12.00 - 13.00
Relatore: Federico Graziani
"Il Metodo Classico DUBL realizzato con uve della tradizione campana: Greco, Aglianico e Falanghina"
Sabato 4 maggio 2019 · ore 12.00
Relatore: Federico Graziani
Federico Graziani
Nato a Ravenna nel 1975 e sommelier professionista a 19 anni, vince il concorso per il miglior sommelier d'Italia nel 1998.
Dopo esperienze prestigiose in Italia e all'estero come Gualtiero Marchesi e The Halkin Hotel, si occupa dell'apertura del ristorante Cracco a Milano.
È stato successivamente capo sommelier presso "Il Luogo di Aimo e Nadia" per otto anni e fino al 2014 ne ha curato la particolare carta dei vini.
Laureato nel 2007 in Viticoltura ed Enologia a Milano, ha scritto a quattro mani con Marco Pozzali "Grandi Vini di piccole cantine" nel 2007, premiato a Parigi nella seconda edizione del 2012 come miglior libro del mondo nella categoria Wine Tourism.
Ha pubblicato sempre con Marco Pozzali "Vini d'Autore" nel 2008 e "Grandi Vini d'Italia" nel 2013.
Dal 2012 lavora come ambasciatore aziendale e responsabile commerciale per un'importante azienda vinicola italiana.
Nel 2015 ha pubblicato, con Attilio Scienza, e altri, l'Atlante geologico dei Vini d'Italia.
Scrive saltuariamente su "Intravino" di grandi degustazioni e infine custodisce una piccola vigna centenaria sull'Etna, da cui ottiene il vino "Profumo di Vulcano".
Vini in degustazione:
DUBL Brut (Falanghina)
DUBL Rosato (Aglianico)
DUBL + (Greco)
DUBL Esse Rosato Non Dosato (Aglianico)
DUBL Esse Non Dosato (Greco)

13.30 - 14.30
Relatore: Guido Invernizzi
"I 40 anni di Cuvée Louise... una degustazione Verticale della Cuvée Prestige della Maison Pommery"
Sabato 4 maggio 2019 · ore 13.30
Relatore: Guido Invernizzi
Guido Invernizzi
Novarese di nascita, laureato in medicina e specializzato in chirurgia generale, esercita presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara.
Sommelier dal 2001 è divenuto negli anni un punto di riferimento, conquistando la fiducia di viticultori nazionali e internazionali. Noto ed apprezzato relatore e commissario per le sessioni di esame AIS, ha conseguito innumerevoli abilitazioni per l’insegnamento a lezioni di tutti i livelli, spaziando dalla tecnica della degustazione all’abbinamento vino-cibo. Secondo lui lo Champagne è come i Beatles nella musica: irraggiungibile.
Vini in degustazione:
Champagne Cuvée Louise Brut 2004
Champagne Cuvée Louise Brut 2002 – formato Magnum
Champagne Cuvée Louise Brut 1999
Champagne Cuvée Louise Brut 1995 – formato Jeroboam

15.00 - 16.00
Relatore: Giuliano Boni
"Il Pinot Nero in Champagne, un vitigno... di Montagna!"
Sabato 4 maggio 2019 · ore 15.00
Relatore: Giuliano Boni
Giuliano Boni
Lo Champagne è un vino spumante principalmente frutto di assemblaggio, grazie all’ampio ventaglio di opzioni disponibili per l’elaborazione delle cuvée: 320 cru, 7 vitigni autorizzati, le diverse frazioni di pressatura e le annate disponibili… in pratica le possibilità sono infinite!
Il Pinot Nero costituisce la cultivar più diffusa: rappresenta il 38% della superficie vitata complessiva, ed ha trovato come luogo di elezione la “Montagne de Reims” la cui importanza è testimoniata dal fatto che dei 17 villaggi classificati “grand cru” (100% della scala qualitativa), ben 9 si trovano proprio qui.
Lo Champagne è un vino di assemblaggio, ma se ci focalizziamo ad una sola varietà ed una sola origine, quali risultati organolettici possiamo aspettarci? Che ruolo gioca il variare del versante Nord-Sud sulla tipicità del vitigno?
La degustazione di alcune cuvée “Blanc de Noirs” provenienti da singoli comuni della Montagne de Reims ci permetterà di apprezzare le sottili differenze tra i cru e di metterne in risalto gli effetti organolettici.
Giuliano Boni, tecnologo alimentare di formazione, negli anni dell’Università ha frequentato numerosi corsi di degustazione in Italia e all’estero, ed ha sempre dedicato la sua attività professionale al mondo del vino, sia sul fronte produttivo che in quello dei fornitori della filiera; dal 2003 è socio di Vinidea, società specializzata nelle attività di aggiornamento professionale per gli operatori del settore vitivinicolo, nella quale si occupa in prima persona delle attività di formazione, organizzando e/o tenendo corsi, seminari, webinar, convegni e viaggi studio sulle principali tematiche tecniche di attualità.
Frequenta la Champagne, per lavoro e per diletto, da oltre vent’anni, riuscendo sempre a trovare qualche nuovo spunto interessante dai suoi viaggi.
Vini in degustazione:
Champagne JANISSON, cuvée Blanc de Noirs millésimé 2010
Champagne BARON DAUVERGNE, cuvée “Fine Fleur de Bouzy”
Champagne Alexandre PENET, cuvée “Les Epinettes” millésimé 2009
Champagne Camille SAVES, cuvée “Les Loges”, Bouzy Grand Cru
Champagne MAILLY GRAND CRU, cuvée Blanc de Noirs millésimé 2008
Champagne Bernard BREMONT, cuvée Blanc de Noirs millésime 2008

16.30 - 17.30
Relatore: Livia Riva
"La rivincita del Meunier"
Sabato 4 maggio 2019 · ore 16.30
Relatore: Livia Riva
Livia Riva
Sommelier con diploma AIS, finalista al concorso Ambasciatori Champagne del 2013 e Dame Chevalier de l’Ordre des Coteaux de Champagne.
Una donna con tanti interessi e tante passioni.
Fra le più importanti l’Amore per il vino, per le bollicine, per lo Champagne e la Champagne che conosce in modo profondo.
Perché proprio lo Champagne?
Perché trovo che sia l’unico vino adatto ad ogni momento della vita e ad ogni momento della giornata.
Si beve in modo spensierato, infonde allegria e invita alla festa ma è fortemente intriso di storia, tradizione, leggenda, ricerca, scienza, rigore.
Lo Champagne è il vino più famoso al mondo ed è anche quello che si conosce di meno.
Ecco perché mi piace parlarne senza troppi tecnicismi o approcci scientifici: lo Champagne è un vino piacevole, elegante, a volte elitario, certo, ma molto democratico, e attraverso questi seminari, cercheremo di scoprire una parte dei suoi segreti.
Vini in degustazione:
Champagne Egly Ouriet - Les Vignes de Vrigny
Champagne Laherte Feères - Les Vignes d'Autrefois
Champagne Dehours & Fils - Terre de Meunier
Champagne Benoit Dehu - La Rue des Noyers
Champagne Moutardier Brut Nature - Pure Meunier


18.00 - 19.00
Relatore: Dante del Vecchio (con Guido Invernizzi)
"Bolle campane di aria e di fuoco"
Sabato 4 maggio 2019 · ore 18.00
Relatore: Dante del Vecchio con Guido Invernizzi
Dante Del Vecchio
Dante Stefano Del Vecchio, giornalista con la passione professionale per la promozione dei territori del cibo e del vino. Curando diverse rassegne nazionali ed internazionali legate al mondo delle produzioni agroalimentari e vitivinicole, da Mosca a New York, da Riga a Monaco di Bavera, Da Venna a San Pietroburgo. Da circa dieci anni collabora con il Merano Wine Festival selezionando le aziende della Campani, diverse le collaborazioni con la Guida Vini Buoni d’Italia.
Vini in degustazione:
Tenuta Fontana Asprinio di Aversa “Olmo”
Vestini Campagnano, “Asprinio Brut”
I Borboni “Spumante Brut Asprinio“
I Borboni “Asprinio Millesimato”
Masseria Campito Asprinio Dop Metodo Classico
CasaSetaro, Spumante metodo classico Caprettone
Sorrentino, Spumante Doc Piedirosso Rosato Dorè
Sorrentino, Lacryma Christi bianco Dorè

05
MAGGIO 2019
12.00 - 13.00
Relatore: Guido Invernizzi
"Gli Champagne nature... il ruolo del dosaggio nel mondo champenoise"
Domenica 5 maggio 2019 · ore 12.00
Relatore: Guido Invernizzi
Guido Invernizzi
Novarese di nascita, laureato in medicina e specializzato in chirurgia generale, esercita presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara.
Sommelier dal 2001 è divenuto negli anni un punto di riferimento, conquistando la fiducia di viticultori nazionali e internazionali. Noto ed apprezzato relatore e commissario per le sessioni di esame AIS, ha conseguito innumerevoli abilitazioni per l’insegnamento a lezioni di tutti i livelli, spaziando dalla tecnica della degustazione all’abbinamento vino-cibo. Secondo lui lo Champagne è come i Beatles nella musica: irraggiungibile.

Vini in degustazione:
Champagne Brut Nature Vranken
Champagne Brut Nature Vranken Premier Cru
Champagne Brut Nature Vranken Rosé
Champagne Vranken Nature Millesimé
Champagne Cuveé Louise Nature

13.30 - 14.30
Relatore: Luisito Perazzo
"La Côte des Blancs e i suoi Crus"
Domenica 5 maggio 2019 · ore 13.30
Relatore: Luisito Perazzo
Luisito Perazzo
Sommelier Professionista dal 2000, viene letteralmente folgorato dal vino e dai suoi aspetti più reconditi. Il percorso formativo segna il passo con i concorsi, Miglior Sommelier di Lombardia nel 2004, Master Sangiovese nello stesso anno, Master Nebbiolo e Miglior Sommelier d’ Italia nel 2005.
Riconosciuto professionista dell’anno “Solidus” nel 2006 e nel 2013, la professione di Sommelier è un punto fermo della sua inclinazione personale, da sempre sedotta da passione, ricerca e piacere. Secondo lui lo Champagne riflette la consapevolezza di vino inimitabile ed è convinto che lo Chardonnay come varietà addetta ne sia la rappresentazione più trasversale.
Vini in degustazione:
Champagne Grand Cru Non Dosé - Chardonnet Et Fils - Avize
Champagne Extra Brut Grand Cru - Simon Selosse - Avize
Champagne Brut 1er Cru Mill. 2011 - Michel Rocourt - Le Mesnil Sur Oger & Vertus
Champagne Brut Grand Cru di Legras et Haas - Chouilly

15.00 - 16.00
Relatore: Ivano Antonini
"Rocche dei Manzoni: pionieri del metodo classico in Langa"
Domenica 5 maggio 2019 · ore 15.00
Relatore: Ivano Antonini
Ivano Antonini
Sommelier professionista dal 1998 e ristoratore. Millesimo 1973, non una grande annata per i vini. Quindi se dovete fargli un regalo evitate di regalargli un vino del suo anno, a meno che non sia un Dom Pérignon Oenothéque.
Miglior sommelier di Lombardia 2001 e Miglior Sommelier d’Italia 2008, più altri titoli arrivati per caso.
I suoi esami del sangue evidenziano sempre la costante presenza di Nebbiolo e Pinot Nero, mentre la carbonica supera sempre come numero i globuli bianchi.
Uno degli incontri più folgoranti nella sua carriera professionale è stato proprio con quel Valentino Migliorini, fondatore dell’azienda Rocche dei Manzoni.
Quando gli è stata proposta di condurre una master class, non ha esitato neanche un minuto su cosa farla.
Con lui andremo a scoprire i segreti di alcuni dei più grandi metodo classico italiani e avremo la fortuna di assaggiare dei millesimi molto rari, in quanto sono bottiglie Récemment dégorgé che hanno sostato per decenni sui lieviti.
Vini in degustazione:
Valentino Brut Riserva Elena 2014
Valentino Brut Zero Rosè 2012
Valentino Brut Zero 2007
Valentino Brut Zero 2005
Valentino Brut Zero 2004
Valentino Brut Zero 2001

16.30 - 17.30
Relatore: Nicola Bonera
"Spumanti Metodo Classico da vitigni autoctoni a bacca rossa Blanc De Noirs"
Domenica 5 maggio 2019 · ore 16.30
Relatore: Nicola Bonera
Nicola Bonera
Millesimato 1979, in AIS dal 1997, diplomato sommelier professionista nel 1999, fin dall’inizio fa parte del consiglio direttivo della delegazione AIS di Brescia.
Già nel 1999 tenta per la prima volta il concorso per decretare il miglior sommelier della Lombardia, giungendo sul podio, esperienza che replicherà negli anni seguenti fino al successo nel 2002.
L’esperienza nell’ambito dei concorsi è talmente stimolante da non riuscire più a farne a meno, tenta più volte il concorso per il miglior sommelier d’Italia, conquistandolo nel 2010 durante il congresso di Perugia, dopo due combattute finali, nel 2004 e nel 2007.
Partecipa anche ai vari master, vincendo quello sul sangiovese nel 2006, quello sul metodo classico nel 2012, sul nebbiolo nel 2013 e sul vermentino nel 2014; nel frattempo AIS e Villa Sandi gli conferiscono il premio “innovazione nella professione” nel 2005 e nel 2015 è il miglior professionista dell’anno “Solidus”.
Vini in degustazione:
Centopercento Metodo Classico VSQ Pasini San Giovanni
Menegotti Metodo Classico pas dosé millesimato
Nebolé Metodo Classico dosaggio zero Travaglini 2013
Volpaia Spumante brut Metodo Classico 2010 Castello di Volpaia
Scacciadiavoli spumante brut Metodo Classico
Blanc di Neri Metodo Classico brut Torre Rosazza

18.00 - 19.00
Relatore: Maurizio Dante Filippi
"Il Trentodoc e la sua capacità di affrontare il tempo"
Domenica 5 maggio 2019 · ore 18.00
Relatore: Maurizio Dante Filippi
Maurizio Dante Filippi
Sommelier per scelta, per sentirsi adeguato alle situazioni che la sala di un ristorante può richiedere”. Questo è il motivo cardine, la motivazione più significativa dalla quale tutto inizia. Non per passione verso il vino e le bevande in generale, ma un rafforzamento di una risposta cercata in anni di esperienze di vita svolte in altri ambienti. La ristorazione come piacere, ma anche come necessità, è stata lo stimolo per la ricerca dell’adeguatezza. Soffrire – nella vita trascorsa - di un servizio approssimativo e superficiale, ma anche godere della maestria dei veri camerieri e la necessità di trovare una risposta agli scontati “perché”.
Da questo la scelta di intraprendere il percorso del servizio di sala e la ricerca di essere in condizioni di fornire all’ospite quanto di meglio.
È ben presto tangibile quanto il percorso sia un continuo mettersi in gioco, un confronto continuo con gli spettatori del nostro fare, il palcoscenico quotidiano della sala di un ristorante ed una serie di fortuite circostanze portano verso la ricerca di un continuo e costruttivo confronto attraverso i concorsi in AIS.
Nel 2011 il primo titolo sulla distillazione (Premio Bonaventura Maschio) ed un “viaggio” che porta ad ottenere numerosi titoli, ma con il primario e tangibile risultato di uscire da ogni esperienza con un significativo arricchimento di conoscenze, ma anche umano, di esperienze da portare “a tavola”. Dopo i titoli di Miglior Sommelier dell’Umbria, del Sagrantino, del Soave etc. arrivano le finali al concorso per l’elezione del miglior sommelier d’Italia. La prima, inaspettata e sorprendente, poi quella del 2016 con la conquista del titolo e la consapevolezza del punto di partenza che da li si sarebbe insinuato nella mia professione.
La prima difficoltà è stata quella del prenderne consapevolezza, poi una continua ricerca che ricalca quella per la quale tutto è nato e cioè verso la possibilità di esser adeguato.
Adeguato ancora verso gli ospiti, ma con la consapevolezza dell’ampio pubblico che avrei dovuto accogliere. Questo è quello che ho cercato di fare, portare me stesso, la traduzione di sensazioni ed il potere evocativo che i vini e tutto quanto gira intorno ad essi è capace di darmi. Nel condurre masterclass, docenze, degustazioni ed eventi non posso prescindere dalla mia personalità. Vivo di sensazioni in questo settore (forse anche in altri) e attraverso queste parlo al mio pubblico.
Sommelier a tempo pieno alla Sala della Comitissa – Ristorante in Civita Castellana (VT), svolgo docenze nei corsi professionali AIS, nelle scuole concorsi AIS ed in scuole di Alta Formazione di Sala. In atto uno studio importante sulle espressioni dei vini a tavola e sulle mutazioni delle abitudini degli ospiti a tavola, ho realizzato - in qualità di tecnico che diventa designer per conto di una importante azienda vetraria - una linea di bicchieri da ristorazione che verrà presentata all’ERA di Chicago il 18 maggio 2019 e sarà rivoluzionaria per la tecnologia di produzione di un vetro da recente scoperta scientifica.
Vini in degustazione:
Gaierhof Siris S.A.
Mas Dei Chini – Inkino Nature 2011
Letrari Trentodoc Dosaggio Zero Riserva Annata 2010
Maso Poli Riserva 60 Mesi
Altemasi Riserva Graal 2011
Revì Cavaliere Nero Rosè Riserva 2011