Sommelier per scelta, per sentirsi adeguato alle situazioni che la sala di un ristorante
può richiedere”. Questo è il motivo cardine, la motivazione più significativa dalla
quale tutto inizia. Non per passione verso il vino e le bevande in generale, ma un
rafforzamento di una risposta cercata in anni di esperienze di vita svolte in altri
ambienti. La ristorazione come piacere, ma anche come necessità, è stata lo stimolo
per la ricerca dell’adeguatezza. Soffrire – nella vita trascorsa - di un servizio
approssimativo e superficiale, ma anche godere della maestria dei veri camerieri e la
necessità di trovare una risposta agli scontati “perché”.
Da questo la scelta di intraprendere il percorso del servizio di sala e la ricerca di
essere in condizioni di fornire all’ospite quanto di meglio.
È ben presto tangibile quanto il percorso sia un continuo mettersi in gioco, un
confronto continuo con gli spettatori del nostro fare, il palcoscenico quotidiano della
sala di un ristorante ed una serie di fortuite circostanze portano verso la ricerca di un
continuo e costruttivo confronto attraverso i concorsi in AIS.
Nel 2011 il primo titolo sulla distillazione (Premio Bonaventura Maschio) ed un
“viaggio” che porta ad ottenere numerosi titoli, ma con il primario e tangibile risultato
di uscire da ogni esperienza con un significativo arricchimento di conoscenze, ma
anche umano, di esperienze da portare “a tavola”. Dopo i titoli di Miglior Sommelier
dell’Umbria, del Sagrantino, del Soave etc. arrivano le finali al concorso per
l’elezione del miglior sommelier d’Italia. La prima, inaspettata e sorprendente, poi
quella del 2016 con la conquista del titolo e la consapevolezza del punto di partenza
che da li si sarebbe insinuato nella mia professione.
La prima difficoltà è stata quella del prenderne consapevolezza, poi una continua
ricerca che ricalca quella per la quale tutto è nato e cioè verso la possibilità di esser
adeguato.
Adeguato ancora verso gli ospiti, ma con la consapevolezza dell’ampio pubblico che
avrei dovuto accogliere. Questo è quello che ho cercato di fare, portare me stesso,
la traduzione di sensazioni ed il potere evocativo che i vini e tutto quanto gira intorno
ad essi è capace di darmi. Nel condurre masterclass, docenze, degustazioni ed
eventi non posso prescindere dalla mia personalità. Vivo di sensazioni in questo
settore (forse anche in altri) e attraverso queste parlo al mio pubblico.
Sommelier a tempo pieno alla Sala della Comitissa – Ristorante in Civita Castellana
(VT), svolgo docenze nei corsi professionali AIS, nelle scuole concorsi AIS ed in
scuole di Alta Formazione di Sala. In atto uno studio importante sulle espressioni dei
vini a tavola e sulle mutazioni delle abitudini degli ospiti a tavola, ho realizzato - in
qualità di tecnico che diventa designer per conto di una importante azienda vetraria -
una linea di bicchieri da ristorazione che verrà presentata all’ERA di Chicago il 18
maggio 2019 e sarà rivoluzionaria per la tecnologia di produzione di un vetro da
recente scoperta scientifica.
Gaierhof Siris S.A.
Mas Dei Chini – Inkino Nature 2011
Letrari Trentodoc Dosaggio Zero Riserva Annata 2010
Maso Poli Riserva 60 Mesi
Altemasi Riserva Graal 2011
Revì Cavaliere Nero Rosè Riserva 2011